Parsifal è la figura attraverso cui si manifesta la cifra misteriosa della ricerca di sé, il difficile equilibrio tra ragione e sentimento, la lotta bifronte contro le proprie radici e contro l’impalpabilità del futuro.
Parsifal è una figura goffa e inadeguata, anti eroica, pura e folle, incastrata in una terra desolata senza indicazioni di percorso, dove niente è magico e salvifico, dove tutto è dominato dalla logica e dall’implacabilità del tempo che batte ogni ora, ogni minuto, ogni secondo.
Esiste davvero un graal per ognuno di noi?
Esiste quel maledetto destino di cui qualcuno un tempo ci ha sussurrato all’orecchio?
E se questa mancanza fosse l’ultimo baluardo di umanità?
In questo lavoro teatrale sarcastico e poetico, l’iniziazione maschile del Parsifal medievale cavalleresco diventa esplorazione del femminile di un Parsifal che è nata donna in un mondo di armi e di guerre, in un luogo di illusioni, di commercio e di finanza, in un tempo dove il sacro non ha più dimora.

